Non c’è davvero limite al peggio e a quello che certi bambini sono costretti a subire dalle istituzioni preposte ad aiutarle. Siamo a Roma, una dodicenne allontanata dalla famiglia su disposizione del tribunale eseguito asd opera dei servizi sociali, vine collocata in una casa famiglia.
Seguita da una tutrice la 12enne, una donna che minimizza i fatti. Semplicemente vergognoso.
In questa casa famiglia la dodicenne subisce ripetuti abusi sessuali da parte di un educatore, di questi abusi, la vittima trova il coraggio di parlarne con la madre, un amadre diffidata dal presentarsi in comunità con le forze dell’ordiene e diffidata proprio dalla tutrice su disposizione del tribunale.
Non conosciamo i motivi per cui questa bambina fosse stata tolta alla madre, sicuramente visto l’interesse del tribunale minorile per questa vicenda, possiamo presupporre per l’ennema relazione delirante di qualche psicologo forense o dei servizi sociali.
Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile commenta: “i primi resposabili di questi episodi di violenza e abuso, sono i giudici minorili, sono questi giudici che andrebbero arrestati, abusatore che non possiamo definirlo educatore andrebbe messo in cella e buttata la chiave, e stesso tratamento anche per la tutrice”.
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