L’attentato alla scuola di Brindisi si verificò il 19 maggio 2012 quando una bomba artigianale esplose davanti all’istituto professionale Francesca Morvillo Falcone di Brindisi, causando la morte di Melissa Bassi 16anni e il ferimento di altre dieci persone.

Mazzi di fiori vengono deposti ogni anno in una cerimonia dalle amministrazioni comunali di Brindisi e Mesagne per ricordare la ragazza che perse la vita nell’attentato messo a segno da Giovanni Vantaggiato, condannato all’ergastolo.

Melissa, sedici anni, insieme alle sue amiche di Mesagne dove viveva, scese dall’autobus per dirigersi all’istituto scolastico quando, alle 7.42 di quel 19maggio, venne innescata a distanza la bomba la cui deflagrazione la travolse in pieno.

Ora il ricordo di Melissa Bassi, vittima di quell’attentato, rivive nella figlia della sua amica Azzurra Camarda che diventata madre, e ha voluto chiamare la sua primogenita proprio Melissa. La piccola Melissa diventa il segno tangibile della vita che continua, senza però dimenticare il passato. Le ragazze di allora ci sono ancora, la spensieratezza dell’adolescenza ha lasciato posto all’età matura, e Melissa Bassi non è rimasta un ricordo cristallizzato.

Giovanni Vantaggiato è stato condannato all’ergastolo, la sentenza passata in giudicato nel 2014 ha riconosciuto la matrice terroristica dell’attentato.

Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile nel ricordo di Melissa commenta: “nel suo nome e in quello di tanti piccoli angeli, il nostro impegno sia ancora più grande. La nascita della primogenita di Azzurra è segno tangibile del ricordo di quel giorno, un segno indelebile nei volti chi è riuscito a farcela. Buona vita piccola Melissa”.