Ritrovato senza vita ieri alle 16:00 il corpo senza vita di Chiara Gualzetti la 15enne di Monteveglio nel bolognese scomparsa domenica mattina; a duecento metri dalla sua casa in una leggera salita dalla collina di grano arso soto l’abbazia di Monteveglio.
E’ qui, in questo posto bruciato dal sole che ieri pomeriggio alle 16 dopo una giornata interminabile di ricerche, i volontari coordinati dalla Prefettura e dai carabinieri hanno ritrovsto il corpo di Chiara. Come sia finito li il corpo è ancora un mistero, infatti domenica quel posto era affollato di persone che cercavano ristoro dal caldo, come possibile che nessuno abbia visto nulla?
Chiara era tra l’erba, indossava ancora gli short e la t-shirt nera che aveva domenica mattina, giorno della scomparsa, quando, senza dire niente, era uscita di casa in compagnia di un amico. Il suo volto di bambina e i capelli a caschetto che non riescono a coprire il collo squarciato da uno, più tagli. Una scena orribile, quella che si è mostrata ai primi soccoritori che hanno subito allertato i carabinieri del comando compagnia di Borgo Panigale.

Cosa le è successo, fra le 9 di domenica mattina e ieri? Con chi Chiara si è allontanata per passare una domenica che per lei sarebbe stata l’ultima? Lo stanno chiarendo i militari coordinati dal pm bolognese Marco Imperato. I carabinieri stanno ascoltando in queste ore nella caserma di Bazzano tutti gli amici e le persone che erano state nelle ultime ore in contatto con la ragazzina. In particolare, un suo amico di 17 anni è stato fermato per omicidio: su di lui si concentrano i sospetti degli inquirenti anche dopo la confessione del ragazzo.
Molto però sono ancora i dubbi sul movente dell’omicio, gli inquirenti stanno infatti indagando tra le chat sul telefono e computer della ragazzina, in particolare su delle minacce che sarebbero state rintracciate tra i messaggi, dalk padre di Chiara e subito consegnate ai carabinieri.
Chiara ai social raccontava, come fanno i ragazzi oggi, tra un TikTok e una foto di Instagram, le sue passioni, le sue giornate, le sue amicizie e i suoi amori. Proprio su Instagram la ragazzina timida, con la recente passione delle rievocazioni storiche, che coltivava con gli Arcieri del Melograno, da qualche tempo aveva iniziato a mostrare il lato più cupo e triste di sé. A inizio 2020, ad esempio, Chiara raccontava di “errori”, di una forza che non riusciva a trovare per affrontare chi, scriveva, la tormentava “da anni con le prese in giro”. Uno sfogo, un grido d’aiuto che neppure al più attento dei genitori o degli insegnanti questi messaggi sarebbero bastati a immaginare l’orrore in cui, la quindicenne è precipitata.

Claudio Greggio Presidente dell’Associazone Una Vita Sottile, commenta: “necessario fare piena luce sui fatti, non credo nel solo coinvolgimento di un 17enne, troppa la ferocia omicida e strano il luogo di ritrovamento e la posizione del corpo. Sono stanco di piangere anime innocenti, Chiara perdonaci se puoi e proteggi dal paradiso tanti bambini e adolescenti vittime di un male orrendo chiamato uomo adulto”.
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