Sta proseguendo a ritmo serrato l’indagine della Polizia postale di Trieste contro la pedopornografia online: un arrestato, due denunciati e migliaia di contenuti multimediali sequestrati, raffiguranti abusi su bambini, anche neonati, sottoposti a violenze e sevizie.
L’operazione ha trovato avvio nella perquisizione eseguita nei confronti di un uomo di 45 anni, residente nel Veneto, indagato per aver effettuato l’upload di numerosissimi video di natura pedopornografica su una nota piattaforma di file sharing.
Durante l’attività di ricerca delle prove informatiche sono stati sequestrati numerosi dispositivi e account che l’indagato utilizzava per scambiare con altri utenti il materiale illecito, decisamente pregnante per la particolare efferatezza dei contenuti.
Soino inoltre stati individuati altri due cittadini italiani residenti a Milano e in provincia di Bari, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, che a loro volta avevano condiviso sulla piattaforma centinaia di video illeciti; uno dei due si pregiava nelle chat di aver abusato direttamente di minori, verosimilmente nel tentativo di destare maggior interesse nei propri interlocutori.
Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile commenta: “Ottimo il lavoro degli inquirenti e degli agenti della polizia postale, ma non bisogna fermarsi, bisogna continuare a cercare per individuare le piccole vittime, dare loro un nome, cognome e una famiglia che li ami e li protegga”.
No responses yet