Due cuginette, di appena 13 anni, sono state violentate da un gruppo di adolescenti al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Il branco che avrebbe abusato delle cuginette sarebbe stato composto da sei ragazzi.
Le due ragazzine sarebbero state portate in un capannone abbandonato con l’inganno. Il branco che avrebbe abusato delle cuginette sarebbe stato composto da sei ragazzi, forse in gran parte loro coetanei.
Sono tutti nel mirino degli inquirenti i cinque ragazzini che insieme a un maggiorenne avrebbero stuprato le ragazzine, poco più che bambine, dopo averle attirate dentro al centro sportivo abbandonato tra il Rione Iacp e il Parco Verde di Caivano.
Le ragazzine sono poi state visitate in due ospedali della città, e dal racconto fatto ai sanitari sono emersi altri episodi di violenza sessuale. Circa due o tre mesi fa, la ragazza non ricorda esattamente la data, un ragazzo di 19 anni a lei noto l’aveva convinta a seguirlo in una casa abbandonata in un parco e, dopo averla minacciata, l’aveva obbligata ad abbassarsi i pantaloni e costretta ad avere un rapporto contro la sua volontà.
“Grave incuria dei genitori” confermano i servizi sociali incaricati del caso. Gli stessi assistenti sociali, scrive il pubblico ministero nella documentazione, “sono intervenuti in una situazione di chiara emergenza allo scopo di mettere in sicurezza la minore delle condotte dei genitori.
Invero – scrive ancora il magistrato – emerge dagli atti che la minore è stata vittima di gravi abusi sessuali da parte di un gruppo di coetanei e che lo stile di vita della minore, che ha ‘favorito’ la perpetrazione del reato ai suoi danni, è senz’altro frutto della grave incuria dei genitori che con ogni evidenza hanno omesso di esercitare sulla figlia il necessario controllo, così esponendola a pericolo per la propria incolumità”.
Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile commenta: “non conosco la situazione familiare delle due 13enni, ma ritengo che l’allontanamento dai genitori, sia una decisione troppo drastica. Era necessaria?”.
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