Stiamo parlando di bambini che hanno tra i 6 e i 10 anni, già costretti in questo terribile momento della vita a convivere con regole e divieti davvero più grandi di loro.
Costretti a scuola con la mascherina per ore, il solo momento in cui gli alunni delle scuole elementari se la possono abbassare ma guai toglierla, è quando sono a mensa, ma non possono parlare o fioccano rimproveri e note.
“Bambini silenzio, a mensa non si parla” sono queste le parole con cui le insegnanti minacciano e terrorizzano i bambini durante l’orario del pranzo, succede in una scuola elementare a Como, dove le maestre sono addirittura arrivate alle note e a forti richiami.
La pandemia da Coronavirs e le restrizioni del Governo hanno talmente imposto un clima di terrore che purtroppo sono a bambini i maggiori a rimetterci ma pensare che tutto abbia una ragione non aiuta a risolvere la questione.
“Il Coronavirus però non deve giustificare ogni azione”. Commenta Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile che da anni si batte per i diritti dei bambini, e continua: “non siamo a Guatanamo, sono bambini, non possiamo negare loro la libertà di parola, il dirigente scolastico si confronti. Invito i genitori dei bambini ad una class-action generale per opporsi a queste misure e se serve a ritirare i bambini da scuola”.
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