Gli abusi sono iniziati in tenera età e andati avanti fino a quando la ragazzina ha compiuto 18 anni. Dopo un ricovero in ospedale, ha trovato la forza e il coraggio per denunciare le violenze subite.
l’agghiacciante episodio di cronaca la cui vittima è una 12enne abusata in famiglia per 6 lunghi anni è accaduta in liguria. La vittima racconta:
“Vivevo con mamma e il suo fidanzato, nello Spezzino, avevo 12 anni quando il mio patrigno ha iniziato ad abusare di me”.
Una testimonianza che è stata ritenuta “genuina e attendibile” malgrado gli inevitabili danni psicologici causati dai ripetuti abusi. Ad avvalorarla anche la confessione del patrigno che ha ammesso le violenze commesse nei confronti della ragazzina.
Un dramma nel dramma per una bambina che iniziava ad affacciarsi alla vita e ne conosceva subito il suo lato più mostruoso. Mostri tutti coloro che avrebbero dovuto amarla e proteggerla: la sua famiglia.
La madre oltre a permettere i ripetuti abusi, segnava le date degli stessi sul calendario,
Gli imputati, arrestati un anno fa dopo la denuncia della ragazza, hanno chiesto il processo con rito abbreviato per poter usufruire sullo sconto di un terzo della pena. Oggi sono liberi. In attesa che la sentenza emessa venga confermata in secondo e terzo grado.
Claudio Greggio presidente dell’associazione Una Vita Sottile commenta: “oltre al danno la beffa, i carnefici sono liberi in attesa che si apra il processo di secondo grado, anche se condannati a 10anni in primo grado. Nessuno pensa a questa povera ragazza? ahh già e vero, per lei ci sono i servizi sociali”.
No responses yet