“Se ci metto sopra una colonna sonora, la mia vita mi fa meno schifo”. Con queste parole, Alice (nome di fantasia) ha iniziato a raccontare dei problemi e ciò che accade in famiglia.
15anni, orfana di padre, vive sola con la madre, una donna troppo iperattiva e incapace di mantenere un lavoro stabile. Una famiglia va mantenuta e il primo modo di farlo è il denaro, una figlia al liceo costa, ma non solo questo, bisogna mantenere la casa con tutte le sue spese.
Alice e la madre, già vessate dai servizi sociali, che finora a parte di colloqui non hanno prodotto un piano di aiuto alla famiglia; in tutto questo Alice, per aiutare la madre a saldare i debiti in cui giace, si mette a rubare a scuola, cellulari, tutto quello che potrebbe avere un valore.
Alice, viene scoperta da una insegnante, una valida persona, che invece di condannarla la segue, aiutandola, e portando il caso in Associazione. Claudio Greggio Presidente dell’Associazione Una Vita Sottile nonchè legale esperto in diritto minorile, sentendo il racconto della Professoressa, ed in accordo con il tribunale, convoca la ragazzina e la madre.
Vengono a galla i problemi, la difficoltà economica e un particolare sconvolgente; Alice è entrata in un giro di prostituzione minorile.
Alice non ce la fa più, vuole parlare, sgomenti tutti, ci si mette in ascolto della ragazzina, la madre viene invitata ad uscire per lasciare libero sfogo ad Alice.
Il racconto che fa Alice è drammatico, immediatamente vengono avvisate le Autorità che procedono subito agli accertamenti del caso. Adesso ci vorrà del tempo, ma chi faceva del male alla piccola Alice è stato fermato.
Non possiamo purtroppo per il momento parlare di un lieto fine. Possiamo dire che Alice è stata bravissima e la scuola come l’insegnante ha giocato un ruolo fondamentale.
Claudio Greggio presidente e legale dell’Associazione commenta: “La scuola è il posto più bello dove crescere, qui si conosce il migliore amico, qui che si legge il libro che cambia la vita. Questo ha portato Alice a trovare il modo per chiedere aiuto”.
Continua: ” tu, sei Alice, che quando è felice ride, quando ha paura piange, non sei i tuoi occhi, le tue mani, le tue gambe, come vogliono farti credere, tu sei Alice, meravigliosa creatura. Un giorno, donerai il tuo corpo alla persona che ami, sarà bello perche sarà un regalo e insieme costruirete il futuro”.
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