I social network rappresentano un grande passo in avanti per la nostra realtà, aiutano persone lontane a mettersi o stare in contatto e soprattutto hanno favoriscono le interazioni sociali anche per tutte quelle persone che avevano difficoltà a rapportarsi con gli altri.

Purtroppo però, i social network sono anche teatro di azioni illegali, cyberbullismo e pedofilia rappresentano solo la punta dell’iceberg.

Nonostante l’aumento dei controlli e delle task force sempre più attrezzate aggiornate pronte a oscurare e segnalare questo tipo di contenuti, ancora oggi la situazione non è risolta del tutto, anzi, di recente Il social Instagram della piattaforma META di proprietà del CEO di Facebook Mark Zuckerberg è finito nella bufera più totale dopo che sono apparsi in maniera molto frequente contenuti sensibili e che promuovevano azioni illegali.

L’aspetto più sorprendente però, non è solo questo: a quanto pare un nuovo algoritmo di Instagram non solo non ha fatto nulla per evitare la diffusione di questi contenuti, ma li avrebbe anche favoriti e spinti per far si che potessero apparire nella sezione delle inserzioni, quindi ben visibile alla maggior parte degli utenti.

Questo ha scatenato una sorta di reazione a catena dove sempre più contenuti sono divenuti di visione pubblica attraverso la sezione dei suggeriti. Le prime accuse sono arrivate dal Wall Street Journal che ha fatto partire un’indagine da parte del Stanford Internet Observatory che si occupa proprio di casi del genere.

Adesso sono partite le indagini su larga scala che stanno monitorando tutta la piattaforma e Instagram potrebbe finire ancora di più nel caos.

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